domenica 30 ottobre 2011

Licenziamenti facili, Susanna Camusso: meno precarità e più garanzie

 E' domenica, ma la pressione sui lavoratori non si allenta. Il Governo, o meglio il suo ministro del welfare, riesce a drammatizzare un momento  di per sè quasi tragico, evocando il ritorno al terrorismo ed eventi che nessuno auspica.
Il conflitto sociale può sfuggire al controllo, ma la considerazione del ministro appare come l'estremo tentativo di spostare l'attenzione dell'opinione pubblica dal vero problema: l'incapacità di governare.
Bene ha fatto Susanna Camusso a non sottovalutare la cosa chiedendo le prove.
Il terrorismo non è la soluzione, ce lo ha insegnato la storia, quindi urge uno sforzo comune per rilanciare l'economia attraverso il lavoro.
Sono convinto che non si possa trascurare l'ennesimo affondo per facilitare i licenziamenti; tuttavia sarebbe ingenuo sottovalutare che, nella maggior parte dei casi, l'ingresso nel mercato del lavoro già oggi è privo di garanzie, eliminare gran parte dei contratti precari - 46 - offrirebbe garanzie ed investimenti reali sulle persone. Senza contare che l'Italia garantisce poco a chi il lavoro lo perde, proponendo indennità di disoccupazione insufficienti e destinate a pochi.
Tutte queste considerazioni portano la cgil, attraverso l'autorevole voce della Segretaria generale, a perseverare nella propria battaglia contro la precarietà, tesa ad un'estensione dei diritti.
La risposta sindacale,  oggi, sembra possa passare finalmente attraverso la riproposizione di iniziative unitarie, ma il dubbio sorge - come sempre - mi permetto di dire, dall'atteggiamento della po9litica e specificamente del centro sinistra, A chi giovano le diatribe generazionali svuotate da qualunque contenuto?
In questa settimana particolare  i mercati non fanno il ponte e se è vero che le borse scendono sulle voci e salgono sulle certezze, che lunedì dovremo aspettarci?
F.V.

mercoledì 26 ottobre 2011

I dati del lavoro precario in Italia (da Repubblica)

A seguire forniamo l'estratto di un'inchiesta di Repubblica, riportata integralmente in rassegna stampa
I dati sulla precarietà nel Mercato del Lavoro in Italia, si tratta di un quadro preoccupante che tratteggia un Paese incapace di fronteggiare la crisi xon azioni concrete.
Uno su tre è senza lavoro, il 10% in più di quanto accade nel Regno Unito.
Sei su dieci, tra i 18 e i 34 anni, vivono ancora in casa con i genitori. In crescita il fenomeno degli stage 'selvaggi': la metà non prevede alcun rimborso spese
14.927.407 Il numero di lavoratori a tempo indeterminato
2.182.437 I lavoratori a tempo determinato
449.411 I lavoratori interinali
27,8 Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia (giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni)
13,7 In Francia
19,6 In Gran Bretagna
46,1 Il tasso di diosccupazione giovanile femminile nel Mezzogiorno
80 La percentuale di giovani che in Norvegia e Danimarca trova lavoro entro il primo anno dalla fine degli studi
44.478 Il numero i giovani sotto i 35 anni che tra il 2005 e il 2009 hanno subito un infortunio permanente sul posto di lavoro
40 La percentuale dei giovani che dichiara di avere avuto almeno un'esperienza di lavoro nero
52,4 La percentuale di stage che non prevede alcun rimborso spese
14 La percentuale di stage che prevede una retribuzione inferiore ai 250 euro al mese
49% La percentuale di 18-34enni celibi e nubili che viveva in famiglia nel 1983
59% Lo stesso dato, nel 2009

domenica 23 ottobre 2011

BENVENUTI

Oggi esordisce sul web una nuova iniziativa della CGIL di Varese e specificamente di NIDIL, la nuova categoria alla quale la Confederazione assegna il mandato di garantire diritti a chi, per un mercato del lavoro frammentato, ormai ne ha pochissimi ed anzi, nella maggior parte dei casi, è costretto a subire atteggiamenti al limite dello sfruttamento.
L'impegno nella rappresentanza e nella tutela dei lavoratori precari trova completamento, secondo noi, nell'utilizzo di uno strumento nuovo, ma ormai irrinunciabile nell'ambito della comunicazione, come quello di un blog.
Parlare di lavoratori atipici significa parlare dell'80% delle nuove assunzioni, di giovani (ma non solo) e sopprattutto di un fenomeno che coinvolge ormai tutte le categorie produttive.
Con il BLOG intendiamo fornire tutti gli strumenti informativi possibili, ma auspichiamo una viva partecipazione dei lettori.
Buona lettura.
Francesco Vazzana
Segretario NIDIL VARESE