NIdiL CGIL aderisce allo sciopero generale dei servizi pubblici, proclamato per venerdì 28 settembre da FP CGIL, FLC CGIL, UIL Fpl e UIL PA.
Fra le ragioni che hanno portato allo sciopero, c’è infatti anche la preoccupante situazione di oltre 100 mila lavoratori precari del pubblico impiego (scuola esclusa), molti dei quali con contratti in scadenza a ottobre, quando saranno definite le nuove piante organiche. Sono tantissimi, inoltre, i lavoratori precari già espulsi dalla pubblica amministrazione a causa delle manovre del precedente governo: 45 mila solo nel 2011, secondo i numeri della CGIL.
Una situazione inasprita ulteriormente dal governo in carica, che provvede a ulteriori tagli lineari al personale della pubblica amministrazione, alla spesa sanitaria, al sistema formativo, alla presenza dello Stato sul territorio.
La “spending review” colpisce infatti ancora una volta il paese, il suo sistema di protezione sociale, i diritti di cittadinanza, i giovani, i pensionati.
Il licenziamento dei precari, il taglio dei servizi pubblici, la riduzione del personale, la contrazione dei diritti del lavoro, l’indebolimento della ricerca e della cultura si abbatteranno drammaticamente e ancor di più proprio su chi ha già pagato fin troppo gli effetti di questa crisi, mentre si lasciano indisturbate le grandi ricchezze e i patrimoni, gli evasori, i corruttori ed il malaffare.
In concomitanza con lo sciopero, sempre il 28 settembre è in programma a Roma una manifestazione nazionale dei lavoratori del pubblico impiego a cui sarà presente NIdiL con i precari della PA. L'appuntamento è in piazza della Repubblica alle ore 9.00.