giovedì 29 dicembre 2011

Monti: conferenza stampa di fine anno

Scrivo mentre assisto alla conferenza stampa del Presidente del Consigio, la fase 2, che il Senatore a vita Mario Monti nega, se non  per questioni temporali, si chiamerà «cresci Italia».
Si ha la sensazione che più che al futuro ci sia cura sul percorso già compiuto concentrando l'attenzione, come è giusto che faccia un economista, sul tema specifico.
Il Presidente ammette un percorso denso di sacrifici, rifugge il parallelo con la  Grecia e sostiene che il nostro Paese si sia salvato daldal burrone infondendo una nota di ottimismo, mutuata peraltro esplicitamente dalò suo predecessore.
La manovra approvata viene riconosciuta a rischio recessione da svariate ed autorevoli fonti dell'economia di destra e sinistra; tuttavia una  manovra espansiva non sarebbe stata, a detta del Presidente, realistica.
Al contrario, se si fosse assistito ad un no alla manovra l'Italia avrebbe corso un rischio assai peggiore in tema di recessione.
Lascio i temi di più stretto interesse sindacale per ultimI, si tratta di una scelta specifica per evidenziare la scarsità di attenzione dedicata durante tutto l'incontro con i giornalisti
Riforma degli ammortizzatori sociali e riforma del Mertcato del Lavoro, due temi fondamentali, ma solo sfiorati dal Presidente.
Egli non entra mai veramente nel merito, neanche a fronte di domande specifiche, definisce una priorità la riforma degli ammortizzatori sociali, afferma che la flessibilità, dato il contesto sociale, sia necessaria e che si debba affrontare il tema della precarietà.
La precarietà deve essere superata, ma come non è dato sapere; lo scorso 27 dicembre è stato convocato un urgentissimo Consiglio dei Ministri, oggi non si sa cosa sia emerso sui temi per noi centrali. Forse è un buon sergnale poiché significa che di temi così dirimenti sarà destinato un cospicuo e concreto confronto con le organizzazioni sindacali.
Qualcosa in più sapremo il 23 gennaio allorché le prime misure, non complete, sul MdL, per ammissione di Monti verranno presentate a  a Bruxelles all'interno dell'euro gruppo.
Dopo un atteggiamento impositivo per ciò che attiene la previdenza ci si attende una più serrata attività concertativa sul tema lavoro, sapremo a breve se uno dei principi guida, quello dell'equità, troverà cittadinanza nelle iniziative del Governo.

venerdì 16 dicembre 2011

La flessibilità è figlia primogenita della globalizzazione?

“La flessibilità è figlia primogenita della globalizzazione”. Questa frase di Luciano Gallino, tratta da un suo libro del 2009, “Il lavoro non è una merce”, è una fotografia nitida di una realtà in bianco e nero.
Flessibilità e globalizzazione sono nate come delle risorse/opportunità da cogliere e sfruttare appieno ma nella realtà dei fatti si sono rivelate mezzi potentissimi di accentramento della ricchezza.
Globalizzazione è stato il termine col quale l’economia ha chiamato la complessiva riorganizzazione profitto-centrica della produzione che premia le imprese che sanno usare una maggiore quota di lavoro flessibile e a basso costo e riducono i rischi dell’interdipendenza impresa-lavoratore.
E così uscire da un contratto nazionale collettivo di lavoro o impiegare stagisti e lavoratori temporanei in sostituzione di quelli tipici, cioè a tempo indeterminato, diventa un imperativo categorico, pena la chiusura o la delocalizzazione dell’azienda.

martedì 13 dicembre 2011

Riflessioni sulla precarietà

Dopo lo sciopero di ieri mattina è tempo di riflessioni e quella sull’efficacia dello sciopero come strumento di protesta dei lavoratori precari è uno dei nodi più intricati per la Cgil.
Sull’efficacia dello sciopero in sé nulla da recriminare. E’ e rimarrà lo strumento di lotta per eccellenza del lavoratore e del sindacato.
Ce ne sono stati di straordinariamente efficaci, come quello del 14 ottobre 1994 che contribuì con forza alla caduta del primo governo Berlusconi. E ci sono state, al di là dello sciopero, manifestazioni straordinarie, come quella del 23 marzo 2002, con l’allora segretario generale Sergio Cofferati, in difesa dell’articolo 18. Quindi, anche in tempi recenti, il sindacato ha saputo ancora mostrare la sua forza.
Ora, da precaria, so cosa vuol dire vivere il mese di dicembre, non sapendo cosa sarà della tua vita a febbraio, come nel mio caso. Io ieri ho partecipato ma lavoro in Svizzera (contratto di 6 mesi a 680 CHF al mese, 510 euro netti circa) e ufficialmente non ho scioperato, non avrei potuto farlo. Ma mi chiedo: avrei fatto lo stesso se fossi stata una stagista di un'azienda italiana? Forse sì conoscendo la mia indole ma forse, non lo so.

lunedì 12 dicembre 2011

Sciopero generale

Dopo l'infruttuoso incontro di ieri sera (domenica 11) tra le Organizzazioni sindacali confederali ed il Governo, oggi è il giorno dello sciopero di CGIL, CISL e UIL.
Queesta mattina, anche a Varese e come annunciato da queste pagine, si è tenuto un presidio unitario che ha visto una  buona partecipazione di lavoratori e pensionati.
Lavoratori e pensionati che sono certamente i più colpiti, per non dire gli unici, da una manovra iniqua che per salvare Italia ed Europa rischia di mettere gli italiani in una situazione gravissima e difficilmente recuperabile.
Lo sciopero, unitario dopo anni, fonda le sue ragioni politiche sulla scelta sbagliata del Presidente del Consiglio che, dovendo reperire risorse non ha trovato di meglio che aumentare il gettito fiscale attraverso l'imu e bloccare l'indicizzazione delle pensioni; il tutto a discapito di chi gode senza ombra di dubbio di minori risorse.

martedì 6 dicembre 2011

Manovra Monti: calendario delle mobilitazioni

La manovra finanziaria del Governo Monti si è dimostrata profondamente iniqua e depressiva, penalizzante per lavoratori e pensionati.
Per manifestare la convinta contrarietà ai provvedimenti ed illustrare le priorità da perseguire, il  7 dicembre CGIL, CISL e UIL provinciali organizzano un presidio alle ore 10.30 di fronte alla Prefettura di Varese.

CGIL, CISL e UIL inoltre, hanno indetto uno sciopero generale di 3 ore per il prossimo 12 dicembre con manifestazioni territoriali.
A Varese è previsto un presidio in P.zza del Garibaldino dalle 9.30

Tutte le informazioni sul sito: www.cgil.varese.it/

Manovra Monti ecco gli articoli riguardanti il lavoro

DPL Modena: gli articoli della bozza di decreto legge (c.d. Monti) relativi alla materia lavoro

DPL Modena pubblica gli articoli della bozza di decreto legge, riguardante le disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (c.d. Decreto Monti), riferiti alla materia lavoro.
 
Articolo 2   - Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani
Articolo 6   - Equo indennizzo e pensioni privilegiate  
Articolo 24 - Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici
Articolo 34 - Liberalizzazione delle attività economiche ed eliminazione dei controlli ex-ante
Articolo 39 - Misure per le micro, piccole e medie imprese e per l'internazionalizzazione delle imprese
Articolo 40 - Riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese