martedì 30 dicembre 2014

Nuovo regime minimi 2015 coefficienti soglie reddito: come funziona?

Da: guidafisco.it
Il nuovo regime dei minimi dal 2015 cambia aspetto e apre a tutti quei contribuenti prima esclusi per limiti di età o ricavi oltre ai 30.00 euro. La nuova Legge di Stabilità 2015 ha infatti introdotto con l'articolo 9 una nuovo regime agevolato per gli autonomi senza limite di età e di durata, nel senso che si fuoriesce solo se si perde uno dei requisiti di accesso o una delle condizioni che prefigurano la permanenza nel regime agevolato per autonomi cd. forfetario.

Regime dei minimi 2015:
Il nuovo regime dei mimimi 2015 in base a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2015 ma ovviamente si dovrà attendere l'emanazione del decreto attuativo di concerto con l'Agenzia delle Entrate e INPS, cambia forma e diventa regime agevolato autonomi cd. regime forfetario. I cambiamenti sono tanti a partire dai nuovi requisiti di accesso, le soglie dei compensi e ricavi, del calcolo della base imponibile sulla base dei coefficienti di redditività distinti in base all'attività esercitata, sulla quale verrà calcolata l'aliquota sostitutiva del 15%.
Innanzitutto iniziamo col dire che chi rientra nei requisiti del vecchio regime dei minimi quindi per coloro che non hanno terminato i 5 anni di applicazione o non hanno raggiunto i 35 anni di età, può continuare ad applicare l'imposta sostitutiva al 5% sempre se rispetta il limite dei ricavi fino a 30.000 euro o può decidere di passare al regime forfetario con una riduzione dell'aliquota sostitutiva di un terzo quindi al 10%,
Chi invece oggi non ha i requisiti per entrare nel regime dei minimi o apre una nuova impresa, accede direttamente al nuovo regime agevolato autonomi con aliquota al 15%,
inoltre non può accedere al nuovo regime dei minimi chi durante l'anno ha percepito anche un reddito da lavoro dipendente superiore a 20 mila euro.

Chi passa dai minimi al forfettario 2015?
Il regime transitorio quindi passaggio dai minimi al nuovo regime autonomi cd. forfetario, è previsto dall'articolo 9 del DdL di Stabilità commi 33, 34 e 35 che dispone per coloro i quali al 31 dicembre 2014, si trovano nel regime dei minimi: nuove iniziative produttive e di vantaggio per l’imprenditoria giovanile, e gli “ex minimi” possono effettuare il passaggio automatico al regime forfetario sempre se nell'anno 2014 se accedono al al nuovo regime dal 2015, possiedono determinati requisiti:
Rispettano il limite di ricavi/compensi, non hanno effettuato spese per collaboratori sopra i 5.000 euro lordi e non hanno avuto spese per l'acquisto di beni strumentali sopra ai 20.000 euro. 
Per il passaggio al regime forfetario 2015 di questi contribuenti, lo Stato riconosce un'agevolazione che consiste nella riduzione di un terzo dell'aliquota sostituiva per gli anni residuali rispetto ai 3 anni di regime agevolato che spettano ai soggetti che applicano il regime delle nuove iniziative produttive o di vantaggio, a condizione che non siano stati superati i limiti di ricavi/compensi, spese per lavoro e beni strumentali sopra indicati, che l'attività non rappresenti la mera prosecuzione rispetto ad un’eventuale precedente attività lavorativa di lavoro dipendente o autonomo. Altrimenti i nuovi minimi possono continuare ad applicare l'imposta del 5% fino al completamento dei 5 anni o fino al 35° anno di età.

Quali sono le soglie ricavi compensi e limiti reddito ATECO?                                                                                         Chi rientra nel forfetario, ossia, nuovo regime dei minimi 2015 la sua permanenza nel regime è legata alle soglie di ricavi e compensi fissate dal Ddl di Stabilità 2015. Tali limiti sono ad esempio per:

Professionisti è fino a 15.000 euro.
Attività di alloggio e ristorazione la soglia è pari a 40.000 euro
Industrie bevende e alimentari soglia a 35.000 euro.
Commercio all'ingrosso e al dettaglio: 40.000 euro.
Commercio ambulante e altri prodotti 20.000 euro.
Costruzioni 15.000 euro.
Intermediari del commercio 15.000.
Attività professionisti, scientifiche, sanitarie, istruzioni 15.000 euro.
Altre attività economiche 20.000 euro.
Nel nuovo regime dei minimi cd. forfetario il reddito viene quindi calcolato non sulla differenza tra ricavi e costi come avviene adesso per i minimi ma forfettariamente, ossia,  applicando un coefficiente di redditività sul reddito complessivo dato dalla somma di ricavi/ compensi + uscite con la sola possibilità di deduzione dei contributi previdenziali versati nell'anno di imposta. Sul reddito così calcolato si applica poi l'aliquota del 15% per IRPEF e addizionali regionali e comunali e IRAP.
Se poi i ricavi e i compensi superano le soglie sopra elencate, il contribuente  fuoriesce dal regime agevolato. Quindi, la sostanziale differenza rispetto a prima è che fino al 2014 chi poteva entrava nel regime dei minimi dai requisiti molto rigidi in merito a limite di età e ricavi a 30.000 euro, nel 2015 invece tutti possono entrare nel regime agevolato autonomi a patto che non vengano superati i limiti dei ricavi, che a seconda dell'attività svolta variano dai 15.000 euro ai 40.000 euro.

Cos'è il coefficiente di redditività? A cosa serve?

Il coefficiente di redditività allegato Legge di Stabilità 2015 che si applica al reddito dei nuovi minimi, ossia, per i contribuenti che rientrano nel nuovo regime forfetario, è una percentuale variabile dal 40 all'86% a seconda del tipo di attività svolta, che si applica al reddito imponibile, sul quale poi calcolare l'imposta sostitutiva del 15 per cento. Se nuova impresa per il primo anno e per i successivi due, l'aliquota è invece al 10%.

  • Per le  Industrie alimentari e delle bevande (10 - 11) coefficiente redditività è il 40%
  • Commercio all’ingrosso e al dettaglio 45 - (da 46.2 a 46.9) - (da 47.1 a 47.7) - 47.9: 40%
  • Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande 47.81: 40%
  • Commercio ambulante di altri prodotti 47.82 - 47.89: 54%
  • Costruzioni e attività immobiliari (41 - 42 - 43) - (68): 86%
  • Intermediari del commercio 46.1: 62%
  • Attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione (55 - 56): 40%
  • Coefficiente redditività Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche, Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari ed Assicurativi (64 - 65 - 66) - (69 - 70 - 71 - 72 - 73 - 74 - 75) - (85) - (86 - 87 - 88)
  • limite soglia compensi ricavi è 15.000 euro e il coefficiente redditività è il 78%
  • Altre attività economiche: 67%.
Ad esempio Professionista con Partita IVA fino a 15.000 euro nel regime forfetarioCompensi 15.000 euro coefficiente di redditività è al 78%, quindi reddito imponibile è uguale a 11.700 euro. Calcolo aliquota 15% sul reddito imponibile quindi 15% su 11.700 = 1.755 euro di tasse da pagare.
Professionista con Partita IVA sotto 15.000 euro nel regime dei minimi: Compensi 15.000 - spese 1000 euro. Reddito imponibile 14.000 euro calcolo aliquota 5% = 700,00 euro di tasse.
Comunque sia prima di allarmarsi o di gioire della nuova possibilità che il Governo Renzi ha dato con l'introduzione del regime forfetario, sarà bene attendere la conferma o eventuali modifiche al regime autonomi, con i decreti attuativi. Successivamente ogni contribuente potrà verificare la propria situazione e i termini di fattibilità e convenienza circa l'applicazione di una aliquota forfetaria, eventuale riduzione di un terzo aliquota per i primi 3 anni, mancata fruizione della deducibilità degli oneri, di in assenza di redditi diversi da quelli d’impresa o lavoro autonomo, fatta eccezione per i contributi INPS, con il sistema contributivo agevolato, oltre che all'IRAP sostituiva e semplificazione degli adempimenti come ad esempio:

Vantaggi per i nuovi minimi 2015 nel regime forfetario?

Esclusione da IVAIRAPstudi di settore e parametri;
Reddito assoggettato a imposta sostitutiva IRPEF e IRAP pari al 15%,

Calcolo Reddito imponibile forfettario che si effettua applicando sul totale dei ricavi/compensi, i coefficienti di redditività diversi a seconda del codice ATECO, che di fatto riducono la misura della base imponibile sulla quale calcolare il 15%.
Esonero dalla ritenuta d’acconto i ricavi o compensi corrisposti dal sostituto d’imposta;
No ritenute alla fonte 

Permanenza nel regime fin tanto che sussistono i requisiti, per cui la durata del regime è senza limiti di tempo.

articolo di Alessandra Losito

 

 

giovedì 25 dicembre 2014

Fiaba natalizia: l'orco fiorentino e il Paese senza lavoro

Nel Natale 2014 gli italiani, un popolo che credeva di vivere in una Repubblica democratica fondata sul lavoro, si svegliò povero e privato della speranza di potere risolvere i propri problemi trovando un lavoro.
L'orco fiorentino, che da qualche mese governava questo paese dalla invidiatissima storia, infatti aveva emanato i tremendi decreti attuativi del Jobs Act,  famelico mostro di cui nessuno conosceva le fattezze, ma poteva solo immaginare e verificare la pericolosità.
Il mostro era stato definito dal temutissimo Primo Ministro, con la sua riconosciuta abilità dialettica, una rivoluzione copernicana, nulla di più vero, in Italia non vi era più il lavoro al centro, ma disoccupazione, precarietà e stenti.
Lavoratori e lavoratrici saranno licenziati senza poter sperare di difendersi e vedendosi umiliare con un simbolico risarcimento economico.
A qualcuno sorge il dubbio che l'abolizione del lavoro dipendente sia una decisione presa per tutelare il futuro dello stesso orco fiorentino il quale, non avendo mai lavorato nella sua vita, temeva di doverlo fare al termine dell'esperienza governativa.
L'italia quindi, ex culla della civiltà, si avvia al nuovo anno in un clima di oscurantismo e barbarie dove la schiavitù torna per legge ad avere una legittimazione ed è ininfluente non avere limitato le tremende 46 formule contrattuali istituite dal padre politico del fiorentino: un pericolosissimo nano con i capelli sintetici, poiché contrariamente a ciò che avviene nei Paesi civili, dove il tempo genera crescita, in Italia genera povertà e difficoltà, ma non per tutti; infatti gli amici dell'orco saranno sempre più ricchi e felici.
Questa fiaba dell'orrore ha un difetto (mi scuso con i lettori): manca un finale lieto o tragico che sia, pertroppo come solo Dario Argento sa fare il pubblico continuerà ad essere il protagonista passivo e sventrato dal mostro che inconsapevolmente aveva salutato come proprio salvatore.
Buone feste
                                                                                               Francesco Vazzana